lunedì 3 ottobre 2011

LA CONTA DIGITALE

Sul portale web de La Stampa appare oggi un articolo che parla "del censimento nell'era Facebook". Fermo restando che è stata la parola "Facebook" (e non censimento) a farmi cliccare sulla pagina, nell'articolo si parla della possibilità, nell'era ultradigitale di persone ultraconnesse, di affidare "la conta" degli Italiani a strumenti online. Ecco, e i social network che c'entrano? Probabilmente come strumento di diffusione dell'iniziativa - e non sarebbe un cattivo strumento -, ma nello stesso "pezzo" ci si interroga a proposito della (im)possibilità di effettuare la compilazione in Rete anziché attraverso l'analogica posta tradizionale (questa possibilità è addirittura definita "da temerari"). Insomma, sembra che la soluzione più facile e attuabile sia un bel censimento attraverso Facebook, perché solo lì ci sarebbe un'adesione di massa e non si incorrerebbe così neanche in sanzioni. Se si arriva a queste conclusioni forse è perché le istituzioni e media sono i primi ad affidarsi a FB come mezzo di veicolazione di contenuti, dunque l'opinione pubblica tenderà ad ignorare la possibilità di affidarsi a siti istituzionali per effettuare queste operazioni (e questo sito -con le dovute sicurezze - esiste, basta aspettare qualche giorno), senza contare che siamo un paese dall'età media abbastanza elevata e ancora (molto) poco connesso per arrivare alle soluzioni paventate nell'articolo. Insomma, un censimento via FB non sembra essere la panacea di tutti i mali: evidentemente, uscire dai soli schemi di Facebook è effettivamente "da temerari".

E pensate all'esistenza di un sito in cui inserire tutti i vostri dati: hmm, aspetta...non è per fini statistici, ma mi sa mi sa che esiste già....

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