lunedì 31 agosto 2009

UN DIVIETO DA TRE PUNTI

Certe leggi, si sa, fanno discutere. Ed ecco una che entra di diritto in questa categoria. (Io la approvo, sia chiaro). Come riportato da Gazzetta.it di oggi, il "divieto di accesso" alla partecipazione attiva in rete, in particolare a Facebook, è stato imposto agli arbitri della Federazione Italiana di Basket. Il motivo? I direttori di gara, in genere, non sono autorizzati a rilasciare dichiarazioni in pubblico. Fatto 2+2, si scopre che nessun posto è migliore di Facebook per poter pubblicare un'esternazione legata ai fatti di gioco... in realtà, se aprite il dizionario alla voce "pubblico" troverete probabilmente il vostro amato logo FB (probabilmente lo trovereste anche alle voci inganno, lassismo, psicosi, nullafacenza... ma questa è un'altra storia). Facebook come vera e propria appendice virtuale della propria vita? A quanto pare, sembra proprio di sì. Ma in fondo è giusto: vi immaginate una bacheca FB di un arbitro su cui campeggia una scritta immensa "ARBITRO CORNUTO"? Non sarebbe mica bello, tanto più se si pensa che cancellare i dati da Facebook è più difficile di quanto si pensi...

giovedì 27 agosto 2009

UPLOAD? NO, GRAZIE

Incredibile, c'è gente intelligente su questa terra. Merce rara, a quanto pare. Eppure apprendo che la nuova tendenza è quella dei party anti-Facebook. Cioè, non sono proprio delle feste organizzate per lanciare le uova sul cartonato a misura naturale di Mr. Facebook, ma sono dei party in cui si chiede "gentilmente" di non pubblicare sui social network tutti i materiali prodotti in quel determinato evento. Una specie di etica in versione 2.0 dei giorni nostri, una nuova politica da seguire che è figlia dei tempi in cui ogni foto è taggabile, e ogni evento è una potenziale minaccia per la propria privacy. Tipico di Facebook, insomma...

lunedì 24 agosto 2009

LA STAGIONE DELLA CACCIA

La psicosi del Superenalotto ha avuto il suo epilogo, finalmente. Ora è caccia al vincitore del paesino in provincia di Massa Carrara. E quale miglior metodo per scoprire il vincitore? Un tempo si andava al baretto "vincitore", ora, senza fare tutta questa fatica, il metodo migliore è rimanere a casa e cercarlo su Facebook. Addirittura sembra che sul web sia apparso il fantomatico vincitore. Pardon, non sul web, ma su Facebook, che se permettete, è una cosa diversa. Beh, a me non resta che fare gli auguri al vincitore (evitando altri messaggi inutili), e rimarcare solo una cosa: la prima regola in caso di vincita è fare muro e negare l'evidenza. Ma come è possibile questo, se si è iscritti a FB e si ha il ditino facile?

giovedì 20 agosto 2009

CACCIA AL TESORO

Wired è il mio giornale preferito, sappiatelo. Si tratta di una rivista spettacolare, che tratta temi attuali e di attualità. E cela spesso la morale anche dietro ad alcune tematiche. Anche stavolta ha colto nel segno, visto che apprendo la notizia di un contest per ritrovare uno dei suoi giornalisti. Esatto, ritrovare. Perchè Evan Ratliff si nasconderà per un mese in una località imprecisata. Condurrà il suo normale stile di vita, ma semplicemente non rivelerà a nessuno dove andrà. Continuerà sempre ad utilizzare tutto, telefoni, mail....e ovviamente, anche Facebook (e Twitter). Chi lo scoprirà, dovrà dare prova mandando una foto del fuggitivo, in palio ci sono 5000 dollari.
Se il premio vi alletta, aggiungetelo agli amici di Facebook, tanto, uno più o uno meno, fa poca differenza. Se invece avete capito che questa vicenda prova che Facebook è uno dei migliori strumenti da Grande Fratello che il 21esimo secolo ricordi, beh, siete intelligenze rare.

PS: E poi in fondo il dollaro è più debole dell'euro, ci andremmo a perdere col cambio...

venerdì 14 agosto 2009

FACEBOOK SENZA ZUCCHERO

Facebook sta diventando un po' come la Coca-Cola: alla versione senza zucchero sta per comparire sugli scaffali anche la versione light. Anzi, lite, altrimenti lì a Palo Alto potrebbero offendersi... la notizia è recente: alcuni utenti, sembra, si sono ritrovati tra le mani una versione "leggera" di Facebook, con interfaccia scarna e contenuti limitati. Il motivo? Sono stati selezionati come beta-tester della versione rimpicciolita di Facebook, la lite appunto, che sarà destinata ai paesi in via di sviluppo. La versione più striminzita verrà progettata a causa dell'assenza della banda larga in alcuni paesi, ecco il motivo della fase di testing di questo progetto.

Che filantropo, il signor Facebook! In alcuni di questi paesi che avranno a disposizione la nuova versione di FB ci saranno guerre civili, carestie, pestilenze, fame diffusa...ma il diritto a scrivere sulle bacheche altrui non si tocca! Come dire: dacci oggi il nostro tagging quotidiano...

domenica 9 agosto 2009

LA CYBER-GUERRA E' SOLO ALL'INIZIO...

Questa storia dell'attacco a Twitter tramite un cyber-attacco fa moooooooolto la roba che si vede nei film di spionaggio o nei romanzi di Tom Clancy o Robert Ludlum. Eppure, ahimè, è tutto vero. Ma al di là dei puri discorsi di geopolitica, gli scenari inquietanti dietro questa storia - dal mio punto di vista - sono ben altri. La storia in breve: qualche giorno fa, Twitter si è bloccato per quasi tutto il giorno, sotto l'attacco di alcuni Hacker. Il giorno dopo si è scoperto che l'obiettivo -puramente politico - non era il blocco del popolare sistema di microblogging, ma solo di un utente, un blogger dell'Abkhazia che, secondo i pirati informatici, "andava zittito".
Ripeto: tralascio i discorsi politici (e drammatici) legati alle tensioni politiche tra Georgia e Russia, con l'Abkhazia a fare da terzo incomodo. Qui la questione è un'altra. Anzi, sono due. E sono le seguenti:
1) La notizia del blocco di Twitter è rimbalzata subito sui siti di tutto il mondo. All'inizio non si immaginava che dietro ci fosse una questione politica, quindi la notizia dell'attacco è da considerare solamente come un attacco informatico ad un sito. E il problema sta nel fatto che questa notizia è rimbalzata come breaking news un po' dappertutto, in Italia e nel mondo. Ieri, ad esempio, la CNN ne parlava in maniera diffusa con dossier e reportage, neanche avessero attaccato il sito della Casa Bianca o della Nasa. In fondo é stato attaccato solo un sito di messaggistica rapida, eppure la notizia ha avuto un'eco tale da essere presa come notizia di assoluto rilievo. "Chissenefrega della guerra tra Russia e Georgia, hanno attaccato Twitter, e ora come faccio a scrivere? Ma soprattutto, dov'è (o chi è) sta Georgia?" avrà pensato l'utente medio dei social network di oggi. Voilà, uno specchio della società odierna...
2) In tutto questo, che sorte avrà subito il vostro tanto amato Facebook? Bene, qui c'è da ridere, secondo me. Pensateci bene: è stato attaccato Twitter. Cosa vorrà dire? Che attualmente Twitter è più importante di Facebook, proprio perchè è stato degno di essere attaccato. Facebook non è stato attaccato, quindi è meno importante. E invece no, almeno dicono. Anche Facebook ha affermato di lamentare dei rallentamenti, sebbene fonti interne dichiarino di "non essere sicuri che i rallentamenti derivino dall'attacco a Twitter". Povero Facebook... costretto a doversi arrampicare sugli specchi e probabilmente a mentire solo per non essere eclissato dal nemico e avere altri 15 minuti di notorietà.

PS: Per la cronaca, il 6 Agosto io ho navigato alla grande. Sarà perchè mi tengo alla larga da Twitter e Facebook?

UPDATE: Twitter è stato attaccato di nuovo. Chissà se Facebook farà finta di rallentare i suoi server...

venerdì 7 agosto 2009

GELOSIA VIRTUALE

Ma probabilmente gli "scazzi" e le scenate sono tutt'altro che a distanza. Mi premeva far notare che un eminente gruppo di ricercatori dell'Università di Guelph, in Ontario, Canada, ha effettuato uno studio di cui non si sa come si possa aver fatto a meno fino ad ora. Il risultato? Facebook aumenta la gelosia nei rapporti di coppia. Ah, bene, e l'acqua calda quando verrà scoperta?
Secondo questo fondamentale studio, si scopre che tanto più si sta su Facebook, tanto più il partner sarà geloso...e tanto più quest'ultimo starà a sua volta incollato a Facebook, cercando di carpire dei particolari compromettenti nelle foto "taggate" del partner o negli interventi in bacheca.

Si è già parlato in un'altra occasione di una situazione simile. Ma d'altronde, cosa volete aggiungere a questo post? Hanno detto tutto i cervelloni universitari....................................

Qui l'articolo tratto da Stampa.it.

mercoledì 5 agosto 2009

L'ENNESIMA FALLA

A dispetto dell'enorme popolarità e all'ignoranza degli utenti (nel senso che gli utenti ignorano, che avete capito?), Facebook continua a non essere quel paradiso della privacy che sembra farvi credere. Si era già accennato ad un attacco di virus tramite i contatti FB, ora tramite Punto Informatico scopro dell'esistenza dell'ennesimo attacco su Facebook, che di fatto rende non protetto il sistema. D'accordo, leggendo l'articolo si scopre che la falla è stata prontamente chiusa... ma pensate a 200 milioni di iscritti che diventano praticamente di dominio pubblico, anche solo per poco tempo: qui non si tratta del rispetto di una sola persona, ma di tutta questa "comunità" virtuale. E nonostante gli appelli continui delle istituzioni europee al fine di garantire maggiori attenzioni verso la privacy degli utenti, FB resta sempre il miglior sito per farsi i fatti degli altri, anche con profili privati. Come dice l'articolo citato qui sopra: Facebook e privacy, binomio imperfetto. Aggiungo io: binomio inesistente.