giovedì 5 maggio 2011

UN ASSANGE DI VERITA'

Che Facebook vi spii o venga utilizzato per spiare è cosa abbastanza nota (e a questo punto normale, aggiungo cinicamente): volete una riprova? La dichiarazione è di uno che per queste cose ha una certa praticaccia: Mr. Wikileaks, anche noto come Julian Assange, ha recentemente dichiarato che Facebook è semplicemente lo strumento che i governi usano più facilmente per spiare i cittadini, poiché fornisce tutte quelle informazioni in grado di poter localizzare e riconoscere (dal punto di vista di identità e relazioni) una persona. Ad ogni aggiunta di un amico - spiega Assange - si lavora gratis per i Servizi Segreti (degli USA in special modo, puntualizza). D'accordo, è possibile che in queste dichiarazioni ci sia un pizzico di risentimento per via di un riconoscimento mancato e d'accordo, il discorso della rintracciabilità su Internet è un tema che riguarda anche motori di ricerca e affini (ma continuo a ribadire che si tratta di piani diversi, poiché contenuti cercati e identità fisiche sono su due piani diversi), però magari Assange non mi pare sia andato troppo lontano dalla verità. O si sbaglia? Tanto per dirne una, aprendo il sito del Sun stamane ci si imbatte su una notizia parecchio correlata alla questione (e con che titolo, poi...). Niente niente Mr. Wikileaks ha centrato l'ennesimo bersaglio?

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