domenica 15 maggio 2011

THE IMPORTANCE OF BEING MARK

Tra le varie beffe delle beffe non solo vi è quella di utilizzare dei sistemi che in un modo o nell'altro ti pugnalano alle spalle (e il vostro social network preferito non fa eccezione), ma c'è anche il rammarico di dover essere sbeffeggiati dal destino, e la cosa più triste è che contro cose più grandi di te, c'è poco da fare. Il destino ha un nome e un cognome: Mark Zuckerberg. Automaticamente il pensiero va proprio a lui, a Mr. Facebook in persona, e invece se bazzicaste nel campo di cause di fallimento e foste dalle parti dell'Indiana magari pensereste ad un altro Mark. Già, perché il signor Mark Zuckerberg ha la sfortuna di chiamarsi come il ben più noto fondatore di Facebook, e - udite udite - per un po' di tempo è stato anche espulso dal social network, accusato di furto d'identità, perché per definizione non si può avere lo stesso nome di una persona famosa. Il signor Mark Zuckerberg, quello povero per definizione, ha dovuto aprire un suo sito personale con tanto di enfasi (una scelta che approvo) specificando attività e diversità dal suo omonimo ricco e famoso per evitare qualsiasi problema. Povero signor Zuckerberg, la sua sfortuna è stata solo quella di avere nome e cognome sbagliati. La vicenda mi ricorda una situazione molto simile avvenuta in Italia con il signor Armani, in cui il debole di turno si è visto scavalcare da cose, eventi o persone più forti di lui. Robe da matti...appunto!

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