Il fenomeno Facebook non conosce limiti anagrafici, quindi raccoglie all'interno del suo database una cerchia sconfinata appartenente a varie generazioni: tra queste, tuttavia, ci sono anche le fasce d'età più giovani, e in particolare quelle dei bambini in età preadolescenziale. Un articolo del Sun indica che quasi un milione di bambini britannici dai sette ai dodici anni sia iscritto e frequenti il vostro social network preferito. Negli Stati Uniti il numero sale (con le dovute proporzioni demografiche) a oltre tre milioni e mezzo. Passa però in secondo piano il fatto che questi profili siano di fatto mendaci, visto che non è possibile iscriversi a Facebook se non si hanno almeno tredici anni. Evidentemente il limite è sconosciuto ai più (anche alla first lady) e soprattutto è facilmente aggirabile: una data di nascita fasulla e il gioco è fatto. Colpisce anche il motivo per cui i ragazzini passano il tempo su FB: pura emulazione (la cosiddetta peer pressure), con tutto quel che ne consegue.
E questo sarebbe il sito identitario su cui in tanti (troppi) fanno affidamento e che in molti (troppi) vorrebbero come "passaporto personale" sul Web?
giovedì 3 novembre 2011
NON HO L'ETA'
Pubblicato da kikkuzzo alle 11/03/2011 01:16:00 PM
Etichette: facebook, inganno, psicosi collettiva
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