mercoledì 2 gennaio 2013

UN NUOVO ISCRITTO: 'SALVATORE'

Natale, tempo di esser tutti più buoni (con i regali). Per chi invece si ricorda quale sia il significato autentico dietro questa ricorrenza, è anche periodo in cui una certa comunità è prodiga di iniziative, manifestazioni, riti, annunci. In quest'ultima categoria è da annoverare la dichiarazione ad un quotidiano tedesco dell'Arcivescovo di Friburgo, il quale ha dichiarato che se Gesù fosse vissuto (fisicamente, si intende) ai giorni nostri avrebbe avuto un account su Twitter E anche su Facebook. Evidente il motivo, visto che tramite questi media è possibile raggiungere istantaneamente milioni di persone: anche in sua assenza, tuttavia, resta una delle persone più influenti su questi siti, dunque anche sul vostro social network preferito. Ma la vera notizia, forse, è che a dichiarare questa cosa è stato il settantacinquenne Arcivescovo, evidentemente pratico del sistema o quantomeno della potenza dei social media anche per fini religiosi. Anzi, considerando che anche il "grande capo" è balzato agli onori della cronaca per aver valicato il confine virtuale per la trasmissione dei messaggi di fede, la riflessione è d'obbligo: i nuovi divulgatori sono arzilli twittatori della terza età, alla faccia dei nativi (e delle Natività) digitali.

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