sabato 20 ottobre 2012

F.B. CONFIDENTIAL

Eccone un'altra servita. Per la serie "non si può far a meno delle bufale" (la notizia è in buona compagnia, vedere ad esempio qui, qui e qui) Il Post, "rimbalzando" una notizia del noto cacciatore di Falsi in Rete, ci informa dell'ennesima notizia da far girare in tutte le bacheche mondiali. L'oggetto? L'intromissione, da parte di organi governativi, nelle vostre bacheche senza autorizzazione preventiva di organi giudiziari e/o di Facebook stesso. Falso, assicura chi se ne intende. Cioè: falso il documento, s'intende. D'altronde, che bisogno avrebbe un potente organismo di autorizzazioni per "scardinare" i profili? Una vita travasata sul vostro social network preferito è in linea di massima una specie di ego-ostentazione, sicché è lì, disponibile per tutti. Amici, amici di amici e capi di Stato.

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