"La verità e la menzogna hanno volti conformi e portamento, gusto e andatura simili; noi le guardiamo con lo stesso occhio"
Michel de Montaigne
Saggi, III
Diceva bene il buon Michel più di quattro secoli fa. Quel che non avrebbe potuto immaginare è la creazione, all'alba del nuovo millennio, di luoghi non fisici dove scatenare il proprio ego o elogiare la semplicità e la schiettezza dei fatti.
Tutto parte da un pensiero online che recita così: Facebook è il posto dove menti a chi conosci, Twitter è il posto dove sei sincero con gli sconosciuti. Di chi sia questa perla poco importa, ciò che conta è il messaggio. Le motivazioni alla base di questa differenziazione sono molteplici, a partire dal concetto alla base dei due social, passando dall'idea di aggiornamento di pensieri propri e altrui fino al grado di dipendenza che possono generare per motivi diversi. Fatto sta che anche su Corriere.it si riflette a proposito di questa differenziazione, e pazienza se alcuni servizi Web permettono di effettuare i retweet dei messaggi su FB e viceversa, contribuendo a mischiare falsità e verità in un unico calderone virtuale. Resta l'assunto alla base: FB è - o è diventato - un posto poco autentico, uno specchio di una non-verità. Vero o falso?
sabato 24 settembre 2011
FALSE VERITA', AUTENTICHE MENZOGNE
Pubblicato da kikkuzzo alle 9/24/2011 01:59:00 PM
Etichette: facebook, inganno, psicosi collettiva, tormentone, twitter
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