lunedì 18 luglio 2011

CASTA AWAY

Fa molto discutere in questi giorni di solleone l'iniziativa di un Mister X (non quello che indica Galliani) che, a firma SpiderTruman, si è preso la sua "piccola" rivincita personale diffondendo sul Web una serie di prove che indicano i grandi privilegi di cui si dispone nelle segrete stanze di Montecitorio. Il precario arrabbiato - così è stato definito - sta facendo tremare il Palazzo a suon di post, sfruttando la "libertà" del Web per diffondere al massimo quelli che vengono definiti i vantaggi della cosiddetta Casta. E ancora una volta, quale miglior mezzo di diffusione se non una bella pagina Facebook per divulgare il tutto?

Ovviamente la questione non è di tipo contenutistico, ma è come al solito relativo al mezzo. Che si tratti di una denuncia vera o di un qualcosa creato ad arte, SpiderTruman è sul Web un'entità anonima, cioè non è collegato ad una precisa identità: egli (o ella) vuole soltanto divulgare dei contenuti e renderli disponibili al mondo, nel puro spirito internettiano, aggiungerei. Detto questo, è semplicemente scontato che materiali così delicati su Facebook diventino un vero e proprio boomerang: e non solo per l'annosa questione dei contenuti di vario tipo che di fatto diventano di proprietà del Signor Facebook, ma anche perché in una vetrina così luccicante non ci si mette nulla a risalire alla base e scoprire chi ci sia effettivamente dietro questi contenuti. Non è un'opinione o una critica, è solo un dato di fatto: infatti le noie legali paiono già essere arrivate, tanto che SpiderTruman si è visto costretto a dover differenziare le fonti "ripiegando" su un account Twitter o, peggio ancora, su un blog, quasi fosse uno strumento per poveri sfigati (strumento che sembra la cosa più difficile da gestire visto che lo stesso interessato si professa poco pratico in materia - però impara in fretta, vista la presenza di leciti eppur non fondamentali banner pubblicitari - e nonostante la piattaforma sia scelta da tanti da ormai 14 anni). Il tutto per garantire una reperibilità indipendente da Facebook. Forse è proprio questo il problema: occorrerebbe magari dipendere un po' meno da Facebook come luogo del "condividi tutto-subito-e-in-modo-facile", perché poi a fissarsi con un solo strumento si dimentica quanto di buono ci sia "lì fuori". Vien quasi da pensare che la dipendenza da Facebook sia un po' come appartenere ad una casta...

Ps: SpiderTruman, la tua iniziativa è ovviamente lodevole, indipendentemente da persone e "colori" politici, ma solo per una questione di trasparenza di cui c'è un gran bisogno.

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