venerdì 12 novembre 2010

DROP IT LIKE IT [was] HOT*

E poi si dice che uno non deve combattere la sua personalissima guerra (virtuale, s'intende). C'era una volta un bel servizio web che si chiamava Drop.io. Non ti chiedeva nulla e ti dava tanto. Cosa ti chiedeva? Un semplice indirizzo mail per il login. Cosa ti offriva? Uno spazio gratuito di archiviazione di file: in pratica, ti permetteva di andare in cloud computing senza troppe procedure di identificazione e problemi. In pratica, ti dava la possibilità di avere sempre determinati file a disposizione, senza dover avere con sé una chiavetta Usb, un disco ottico, una periferica di archiviazione. In pratica, bastava un pc, anche non il tuo: il tuo drop aveva il nome che desideravi sotto forma di URL, e non serviva altro. Solo un indirizzo mail (e in più, ti dava un indirizzo mail correlato al drop per poter mandare i file direttamente al cloud mandando i contenuti su quella mail, un piccolo lusso). In pratica, non chiedeva nulla e dava tanto. Pubblicità? Neanche a parlarne, non esistevano. Era una piccola isoletta virtuale privata ma di indubbia utilità. E poi, cos'è successo?
Niente: è successo che un giorno arrivò il gigante cattivo e si mangiò l'isoletta felice. D'accordo, la giovane storia di Internet è costellata di acquisizioni da parte di grandi siti e/o aziende (una su tutte? Google che si compra Youtube, ma almeno i video sul tubo si possono vedere senza per forza loggarsi), quindi è chiaro che se Facebook compra Drop.io rientriamo nella normalità delle cose; ma se il vostro social network preferito si mangia un servizio che fa della discrezione e della semplicità d'uso il suo punto di forza, allora state certi di un paio di cose. La prima: se un gigante mette gli occhi su un servizio più piccolo, vuol dire che questo funziona bene, è di successo e si può spremere il massimo in termini economici da questa acquisizione. Secondo: se Facebook acquisisce una piattaforma di condivisione file, aspettatevi qualche sorpresa, non per forza positiva. Perché Drop.io non ti chiedeva nulla: il gigante invece è esoso.

E ora? Alternative con le stesse caratteristiche? Non le cerca solo il sottoscritto: ah, e non ditemi Dropbox, non è la stessa cosa. Non funziona allo stesso modo: d'altronde, mica se l'è comprato Facebook...

*= beat tra i migliori in assoluto nella storia della musica, IMHO.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che significa "IMHO"?

kikkuzzo ha detto...

In
My
Humble
Opinion

:D