giovedì 2 febbraio 2012

IPO...TENZIALI RISCHI

Giornali e internet sono saturi della notizia del giorno: Facebook approda in Borsa. Inutile dilungarsi sulla notizia, anche perché se non siete investitori non vedrete l'ombra di un quattrino (anzi, sarete voi parte dell'immenso capitale). La cosa di interesse, come spesso accade, sono i dettagli: nella Ipo occorre presentare tutti i documenti attestanti obiettivi, situazioni reali e potenziali e tante altre piccole e grandi cose in grado di dare credibilità e oggettività all'azione finanziaria che si intende intraprendere. Capita dunque di imbattersi in dati noti e meno noti: tra questi, il numero di utenti del vostro social network preferito e le (incredibili) cifre relative al giro d'affari che genera, ma anche e soprattutto i possibili scenari negativi: si spazia dalla possible perdita di utenti - la concorrenza e gli invidiosi, si sa, sono sempre dietro l'angolo - a bug tecnici fino ad arrivare ai problemi di censura in alcuni paesi, senza dimenticare il ruolo tendente sempre più verso l'onnipotenza di Mr. Facebook. Insomma, sembra quasi che il gigante possa avere i piedi di argilla, ma è bene specificare che queste sono situazioni possibili, con un grado di probabilità che dipende da tante varianti. Il futuro di FB, dunque, è sempre più orientato al business, come d'altronde è facilmente intuibile da chiunque sia in grado di capire che nessun servizio gratuito - soprattutto sui nuovi media - mira agli utenti. Che ne sarà di questa nuova politica? Solo il tempo può dare una risposta, ma la storia insegna che la prima bolla della new economy è scoppiata, facendo cadere qualche testa. La storia spesso si ripete...

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