martedì 20 agosto 2013

VIOLAZIONE DI 'DOMICILIO'

Cosa succede quando si bussa ad una porta armati di buonissime intenzioni e nessuno ti apre? E tu - sempre armato di buone, buonissime intenzioni - ci riprovi sapendo che hai bussato ad una porta che ospita un condominio da un miliardo (e passa) di persone, ma continui a non ricevere risposta alcuna? Finisci che provi a lasciare un messaggio all'amministratore, e in mancanza di una casella di lettere provi ad attaccare un messaggino alla sua porta. Di tutta risposta il pacifico tentativo si rivela una vera e propria intrusione, con tanto di conseguenze da pagare. Ora, non ci sono porte fisiche e non esistono veri condomini (e condòmini) così grandi: basta spostarsi nella terra del virtuale, e nello specifico tra le pagine e bacheche del vostro social network preferito per avere la storia di uno sviluppatore informatico palestinese che ha individuato un bug in Facebook e l'ha segnalato al team preposto per questo genere di inconvenienti. Non si tratta di solo amore per la propria privacy (e per quella altrui), visto che per l'individuazione di falle in FB è previsto anche un piccolo premio in denaro: tuttavia, queste segnalazioni sono state ignorate dagli sviluppatori del sito. Per provare la bontà della sua scoperta, il ragazzo ha così "osato" scrivere sulla bacheca di Mr. Facebook in persona, pur non avendo le necessarie autorizzazioni per farlo. Apriti cielo: in poch(issim)i minuti lo sviluppatore ha ricevuto in dono un ban (temporaneo) da Facebook per aver violato i termini e le condizioni di utilizzo. E ma d'altronde non si può mica scrivere al "grande capo" per segnalargli delle cose che non vanno: la bacheca è solo 'sua' (e ci pensa lui a scrivere cose sconvenienti), ed è vietato bussare.

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