lunedì 26 agosto 2013

MAL(WARE) COMUNE...

Il brutto e il bello di avere una comunità interconnessa composta da un miliardo e passa di persone è che tutto - ma proprio tutto - si può condividere, anche per fini poco benevoli. Insomma, quale miglior mezzo per diffondere un bel virus se non attraverso il vostro social network preferito? Capita dunque che in molti, vedendosi taggati da qualche amico o presunto tale, abbiano cliccato su un link malevolo che comporta l'installazione di un malware il cui obiettivo è quello di provare a intrufolarsi nei computer degli ignari utenti, la cui colpa è stata "solo" quella di credere di aver ricevuto un messaggio da uno dei propri contatti. Facile dire "ma si vede lontano un miglio che era un link fasullo": vero, ma non è vero in toto, dato che questa apertura verso i sistemi digitali a tutti - ma proprio a tutti - ha giocoforza abbassato la competenza media nei confronti della gestione di prodotti informatici e dintorni. Insomma, anche uno su un milione può aver cliccato su quel link: amplificate la proporzione fino ad arrivare a un miliardo (e più, visto che anche Twitter e tutte le reti sociali sono terreno potenzialmente fertile per la diffusione di questi virus), capirete allora quel brutto e bello di far parte di una grande famiglia pronta, suo malgrado, a complicarvi la vita digitale.

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