mercoledì 17 luglio 2013

TECNOLOGIE SICURE

Gli ultimi fatti di cronaca hanno allertato il mondo intero a proposito del fatto che ormai tutte le comunicazioni digitali, in un modo o nell'altro, sono rintracciabili e contro-rintracciabili. Bisognerebbe trovare qualche tecnologia sicura e a prova di intercettazione ma si sa, una sequenza di 0 e 1 si può decriptare con una sequenza di 1 e 0: forse allora per evitare qualsiasi problema bisogna escogitare qualche "piano B" per sfuggire a controlli più o meno approfonditi. Historia magistra vitae, diceva qualcuno più erudito del sottoscritto: e in effetti in un'era in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, il passato può regalare inaspettati porti sicuri. La notizia ha dell'incredibile, dell'anacronistico e onestamente puzza anche un po' di fake, ma pare che il Cremlino abbia deciso di ovviare al problema di possibili spie comprando il meglio dei ritrovati tecnologici attualmente disponibili sul mercato: delle macchine da scrivere. Sì, delle macchine da scrivere: non ci sono motivazioni ufficiali a riguardo, ma la solita fonte bene informata ha dichiarato che la spesa pari a circa 10 mila Euro in questi dispositivi sia da attribuire all'impossibilità, attraverso questa tecnica, di poter ricavare dati digitali in modo fraudolento. Insomma, si torna alla buona vecchia carta e al passato, e visto il protagonista della vicenda, questa motivazione fa riaffiorare vecchi ricordi non ancora sopiti. Il problema sarà probabilmente quello di assoldare degli stenografi abbastanza rapidi, vista la mole di dati che circola oggigiorno. Chissà, magari è un primo piccolo segno di ritorno a vecchie abitudini, dopo essere arrivati allo sdoganamento più totale della scrittura (!) attraverso social network e affini, Facebook in testa. Magari in futuro ci saranno meno diari e più diari, e la propria giornata non sarà scandita da 22 post ma da una Lettera22.

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