lunedì 9 aprile 2012

TI VENDO!

Come pubblica piazza sembra piuttosto normale che la gente sul vostro social network preferito faccia di tutto per mettersi in mostra o per monetizzare i propri spazi; sembra (paurosamente) normale anche che le aziende "esterne" a Facebook abbiano trovato in questo sito una vera e propria manna di dati sensibili da trattare a proprio piacimento, anche a vostra insaputa. Insomma, ciclicamente la questione si ripropone - o meglio, qualcuno la ripropone come se fosse la cosa più normale del mondo: stavolta è il turno del Wall Street Journal, che nel pezzo Selling you on Facebook spiega proprio questa intricata procedura di trattamento dati. L'articolo è frutto di approfondimento anche di fonti nostrane, addirittura sul buon vecchio cartaceo (La Repubblica di ieri, qui in versione digitale). Sulla stessa edizione, qualche pagina dopo, un articolo dal nome emblematico: Orwell non l'aveva previsto. Forse l'aveva previsto troppo bene.

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