lunedì 2 aprile 2012

L'ASTUTA LEPRE

Qualche giorno fa, in occasione della presentazione di un evento concernente i nuovi media, un relatore ha posto una domanda secca. Da quando esiste Facebook, come è cambiata la vostra vita nel quotidiano? Intendo nei modi di fare, di dire... Le risposte sono state varie (non chiamo più le persone, scrivo sulla bacheca e cose di questo genere), e io più che rispondere - l'elenco negativo sarebbe stato troppo lungo - ci ho riflettuto su. Tra le altre cose, ho pensato ad un episodio di qualche tempo fa. In una libreria, ad altezza occhi (benedetto marketing), mi imbattei in un titolo bianco su sfondo nero. Titolo inequivocabile: Harpo Coniglio e il mistero di Facebook. Libro preso senza esitazioni, senza leggere autore e informazioni collaterali.
Il libro è un romanzo che vuole svelare, appunto, un mistero. Il coniglio osserva la sua padrona notte e dì, e lei è continuamente su Facebook. Al pari della ragazza, Harpo scoprirà tanti altri dipendenti dal vostro social network preferito durante le sue indagini. Già, la storia si infittisce allorché il giorno del compleanno del leporide la ragazza sparisce di punto in bianco, e il saggio Harpo capisce che il motivo della sua sparizione e del suo irrazionale comportamento dipende esclusivamente da Facebook. Il coniglio è costretto a documentarsi su quello strumento di psicosi di massa, e scopre tutti quegli aspetti che di fatto connotano il social network. Durante l'investigazione si imbatterà in amici della ragazza, parecchi dei quali iscritti a FB e parecchio squilibrati (la cosa potrebbe andare di pari passo...). Ogni capitolo riguarda la descrizione di un episodio correlato ad una "caratteristica" di Facebook, e man mano Harpo si rende conto del potenziale distruttivo che ha il social. Il romanzo termina....beh, ovviamente non voglio spoilerare. Non è neanche mia intenzione consigliarvelo (si potrebbe preferire un saggio che parla di questi argomenti rispetto ad un romanzo un po' surreale): è solo che effettivamente non avrei mai acquistato il libro se Facebook non fosse diventato un elemento che ha cambiato a vari livelli il nostro quotidiano.

Ps. Una domanda che sorge spontanea riguarda il protagonista. Perché un coniglio che parla di Facebook? Beh, magari la risposta si ottiene anagrammando proprio coniglio. Messaggio subliminale?

2 commenti:

Asha ha detto...

Mi è venuta voglia di correre in libreria.
Comunque, visto il titolo del blog, sono convinta che io e te andremo d'accordo.

kikkuzzo ha detto...

Se dici così, a questo punto contatterò l'autore per pretendere la percentuale sulle vendite.... ;)