sabato 23 aprile 2011

VISITA DI CORTESIA

Forse lo saprete già in molti, ma la notizia che coniuga tecnologia, società e politica è la "visita" del Presidente degli Stati Uniti al quartier generale di Facebook a Palo Alto. Incontro di rappresentanza? Molto di più: Mr. Obama ha pensato bene di iniziare la sua campagna elettorale proprio da quello che per molti - ma (fortunatamente) non per tutti - è un sinonimo di Internet. La strategia di Obama è piuttosto semplice: oltre a dare un'immagine di presidente kewl, con la diretta in streaming ha cercato di assicurarsi e contemporaneamente di attaccare fasce di elettorato, soprattutto quello dei più giovani (ma è bene ricordarsi che quelli troppo giovani non hanno l'età legale per votarlo - anzi, a tal riguardo dovrebbe parlarne a casa). Ci sono almeno altri due motivi per cui ha scelto questo canale: il primo è il tentativo di andare oltre le barriere nazionali perché, piaccia o no, ciò che gli USA dicono o fanno si ripercuote su una buona fetta del globo. Il secondo intreccia logiche politiche a quelle economiche: Facebook è un fenomeno globale ma soprattutto un motore per l'economia statunitense, e visto il difficile periodo è bene che lo "Stato si faccia sentire" a tal riguardo. D'altronde non è un mistero che le grandi aziende Internet che producono un giro d'affari spaventoso si siedano amabilmente allo stesso tavolo del potere. E poi riflettete: Obama preannuncia al suo interlocutore un aumento di tasse per le persone (ricche) come lui, e per tutta risposta si sente dire un tranquillo e serafico no problem. D'altronde, le tasse sono pagate dai suoi 600 milioni di "dipendenti"...

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