lunedì 27 dicembre 2010

IL BLOCCO DELLO SCRITTORE

Certe volte non so se la cura sia meglio del male, ma tant'è: Repubblica.it pubblica un articolo nel quale si parla di alcuni software il cui compito è semplicemente quello di evitare che le persone accedano ai vari social network, Facebook in testa. Dato che alcuni studi hanno assodato che - cito testualmente - "su quattro minuti e mezzo trascorsi sul web gli utenti almeno uno lo trascorrono su siti del social networking facendo praticamente niente", alcuni programmini sono in grado di spegnere ogni velleità di post selvaggio, impedendo sul nascere l'accesso a FB e dintorni. Tutto questo - pare - può essere un bene per la produttività intesa proprio in senso economico, visto che meno distrazioni equivarrebbero alla crescita della ricchezza di un paese. Peccato che fatta la legge si trovi l'inganno: a parte il fatto che basta un riavvio del computer per "annullare" l'effetto dei magici software, esistono altre vie per farsi i fatti degli altri, mobile internet in primis. Direi che basterebbe tagliare il problema alla base: niente più account e il gioco è fatto. La produttività ringrazia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.corriere.it/economia/10_dicembre_28/del-frate-manager-giocoliere-facebook_a31b3774-125b-11e0-80e3-00144f02aabc.shtml

kikkuzzo ha detto...

Quindi noi siamo fuori da sta storia! Pazienza...