giovedì 16 settembre 2010

RIFORMA UNIVERSITARIA

No, questo post non vuole segnalare la creazione del gruppo contro la nuova riforma accademica italiana, ma è solo una "provocazione": più che di riforma si dovrebbe parlare di vera e propria rivoluzione, ed è quella che è avvenuta alla Harrisburg University of Science and Technology, in Pennsylvania. Con un assoluto atto di coraggio, il rettore ha deciso di oscurare per una settimana tutti i social network (tra cui il vostro preferito, Facebook) impedendo l'accesso a studenti e professori. Ciò che sembra una provocazione è in realtà un esperimento, volto ad una riflessione da parte degli utilizzatori dei social media sull'utilizzo (eccessivo) che fanno di questi strumenti. Una settimana che sarà per molti un'eternità, e che probabilmente accenderà le solite polemiche tra i detrattori e i fanatici di questi strumenti. Una cosa è certa: l'unico mezzo di comunicazione che continuerà a funzionare è la cara, vecchia mail. Quella che serve per i messaggi poco frivoli, magari per le informazioni davvero utili.

PS: Come si arriva ad Harrisburg? Un pensierino lo farei...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho la mezza sensazione che durante quella settimana dovranno aprire nuovi centri di recupero per drogati... Chissà perchè...

kikkuzzo ha detto...

Mah sai non credo, per un semplice motivo: in USA la telefonia mobile spopola perché ha prezzi accessibilissimi, quindi connettersi a Twitter o a FB da pc fisso è da brontosauri. "Freshmen", "sophomores" e compagnia bella (cioè gli studenti delle università) gestiscono i loro profili direttamente dal cellulare. Ripeto, questa iniziativa suona come un esperimento/provocazione, ma per testare l'effettiva validità andrebbe estesa, che so, alle università italiane, perché per quanto internet in mobilità in Italia stia crescendo, resta pur sempre un prodotto "elitario". Vorrei proprio vedere questo esperimento in qualche ateneo nostrano, allora sì che vedremmo pure scene da centro di recupero (oppure vedremmo l'università boicottata e deserta, purtroppo)!

Anonimo ha detto...

Pur avendo un profilo Facebook...sottoscrivo l'esperimento :) discutendo con qualcuno...proponevo anche una chiusura automatica del sito dopo chessò..un'ora di navigazione! q qualcuno dirà che non conviene agli sponsor o che si troveranno altri modi per accedervi.Certo è fantascienza pura: come dire allo Stato di non vendere sigarette perchè fanno male alla salute ;)

kikkuzzo ha detto...

FB a tempo? Non male l'idea, peccato che come dici tu praticamente ci sarebbe una fuga degli inserzionisti...il sistema FB sfrutta i "buchi" lasciati dagli utenti per recepire informazioni personali e attaccare il mercato... Comunque l'iniziativa mi ricorda tanto quando avevo il modem a 56K che andava lentissimo: la connessione costava un occhio della testa e io potevo stare su internet al massimo un'ora! :D