lunedì 17 dicembre 2012

IL TUO MONDO, LE SUE REGOLE*

Arriva la fine del mon...dell'anno ed è (il solito) tempo di bilanci. "Custodi" delle ricerche della Rete sono senza dubbio i motori di ricerca, e rivivere un anno attraverso le query è senza dubbio interessante, curioso e a tratti anche emozionante. Ma se volete un riassunto personalissimo delle cose, beh, allora bussate ai social network, troverete porte spalancate. Facebook non si tira certo indietro: da qualche giorno sulle migliori bacheche del vostro social network preferito è comparsa una notifica che vi avvisa che il vostro resoconto annuale è bello pronto per essere sfogliato e condiviso. Guarda il tuo 2012 in breve è generato automaticamente e riassume - senza errore alcuno - gli avvenimenti più importanti che hanno riguardato le vostre interazioni con il social network. Nuove amicizie, numero dei like, i momenti più importanti: c'è tutto, il vostro anno può essere tramandato ai posteri.
Una lodevole iniziativa, senza dubbio, almeno per quanto riguarda la fidelizzazione con l'utente (come se ci fosse bisogno). Ma quanti di voi hanno avuto la sensazione non solo di essere etichettati in base ad una serie di numeri, ma anche di essere catalogati in senso più generico? Chi ha pensato che quando meno te lo aspetti il sistema è lì, pronto a generare in un attimo un profilo assolutamente preciso? E che certezza v'è del fatto che questo "pacchetto" sia pronto per essere spedito a chissà chi, chissà dove? In realtà Facebook non è l'unico "colpevole" di questa generazione di dati iper-personali, poiché anche Twitter (peraltro affidandosi ad un'entità terza) fornisce praticamente la stessa funzione, ma a che costo (in termini di riservatezza dei propri dati)? Trecentosessantacinque giorni sono tanti: (ri)scoprire cose forse un po' sopite è davvero necessario?

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