giovedì 1 novembre 2012

I NEED (FIVE) DOLLAR(S)*

Cosa siete, siamo in realtà sulla Rete? Entità più o meno riconoscibili, ma soprattutto siete, siamo una valanga di dati. E i dati parlano, anzi, valgono. Basta accumularli e si ottiene un valore pari ad un tot al chilo, dipende da come si possono interconnettere queste sequenze ragionate di byte. Che i vostri profili abbiano un valore in virtù di tutte le cose che si scrivono, scelgono & gradiscono è indubbio, ed è anche quasi scontato che vi sia un mercato molto appetito da aziende che considerano questi dati una linfa vitale per le loro attività. Succede anche che gli utenti stessi del vostro social network preferito possano acquistare utenti per rimpinguare la propria lista degli amici: succede anche che il mercato (come tutti i mercati) preveda una sua componente "alternativa" che fa uso di canali paralleli e non completamente legali per lo smercio di nomi, cognomi e preferenze. Già oltre due anni fa era stata segnalata una compravendita di (tanti) profili ad un prezzo piccolo piccolo: a distanza di tempo la storia si ripropone, alla faccia della presunta sicurezza dei vostri dati millantata da FB. Cinque dollari: non basta un esborso di chissà quale cifra per accaparrarsi oltre un milione di profili vitali per attività di marketing (molto) profilate. La transazione (che per ovvie ragioni doveva rimanere segreta ma si sa, con gli scambi digitali tutto è possibile) è avvenuta tra un sito di fornitura di "servizi digitali" e un hacker che ha raccolto identità e email anche di utenti che hanno settato le proprie impostazioni di condivisione e privacy. Insomma, non c'è più scampo di questo passo. Interessanti anche le possibili alternative per provare a sfuggire a questa mattanza, o quantomeno per provare a valere poco più di qualche centesimo. Le istituzioni continuano spesso ad insistere (spesso invano) sul controllo accurato dei propri dati, nonché sull'acquisizione di un senso della cultura digitale: alla luce delle cose che si sentono è virtù, quest'ultima, sempre più rara, e con un valore che ormai non ha più mercato.

PS. *

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