domenica 10 giugno 2012

BORING!

La fine del mondo si avvicina (anzi no, tranquilli, potremmo avere qualche annetto in più a disposizione), la fine di Facebook potrebbe essere una questione più prossima e fattibile. Il vostro social network preferito sembra scoppiare di salute a fronte del suo (quasi) primo miliardo di utenti che generano introiti senza soluzione di continuità; ma è pur vero che alcuni episodi possono far presagire alcuni segni della "profezia". La non proprio rosea quotazione in Borsa è uno di questi, ma non è e non può essere l'unico: è proprio la gestione e la presenza dei contenuti che circolano fra le bacheche a far suonare alcuni campanelli d'allarme. Secondo un sondaggio Ipsos-Reuters un utente americano su tre dichiara Facebook noioso e non utile, forse perché il flow di informazione dipende dall'aggiunta incondizionata di amici e amici di amici, o forse perché ci (vi) hanno fatto credere che i fatti degli altri sono importanti, ma in realtà delle minuzie altrui in fondo ci importa poco. Insomma, forse è solo il naturale ciclo di tutte le "invenzioni" del Web, oppure FB è arrivato al suo apice e ora non può che scendere. Tanto che si azzarda un'ipotetica fine per Facebook: 2020 (duemilaventi), per via di una serie di scelte azzardate o solo per il naturale ciclo delle imprese della new economy. Il 2020 è qui dietro: non sarà la nuova profezia Maya, ma mai...a...zzardare troppo, il rischio del precipizio è sempre dietro l'angolo.

0 commenti: