Un paio di mesi fa si è parlato di nuovi rapporti di comunicazione e interazione tra dottori e pazienti che sfruttano anche la comunicazione digitale attraverso il vostro social network preferito. Ora si va ben oltre: il Sun (con il suo solito, stupendo titolo) e il nostrano Corriere.it raccontano la storia di un uomo del Cheshire (UK) che si sfoga sulla pubblica piazza digitale accusando spasmi addominali, e che viene salvato da un suo amico dottore, il quale aveva captato nei suoi malanni un possibile aggravamento di un'appendicite (sì, è il nesso che spiega il discutibile titolo del post). Risultato? L'uomo è stato operato d'urgenza, quindi ora è lecito sparare titoli del calibro "Facebook salva vite umane", "Facebook la panacea di tutti i mali" e via discorrendo. E se invece si fosse recato da un medico vero? Sapete, esiste una società reale, lì fuori. E se siete pigroni, usate il Web: un dottore lo troverete di sicuro (toh, ho usato la Rete, non Facebook...quando si capirà che sono due cose su due piani completamente diversi sarà sempre troppo tardi)!
martedì 15 febbraio 2011
APPENDI...DICI, TE?
Pubblicato da kikkuzzo alle 2/15/2011 03:47:00 PM
Etichette: facebook, netiquette, privacy, psicosi collettiva
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