martedì 8 giugno 2010

LA GENESI

La Diaspora, la Genesi: si sa, infarcire di paroloni le pagine Web è molto trendy e dona quel tocco di (finta) cultura che non guasta mai. Ma d'altronde, come vorreste chiamare la prima idea che ha dato vita al vostro social network preferito? Sulle reali motivazioni che hanno portato alla creazione del "libro delle facce" si sa ben poco, e quel poco sembra confuso: si parla di un'idea rubata dal Signor Facebook in persona e sfruttata per la gioia del suo conto in banca, o si ipotizza un attacco informatico al database di Harvard per reperire informazioni sui compagni di Campus. Ad avallare quest'ultima ipotesi, ecco annunciata l'uscita di un nuovo libro che, pare, racconti la verità. Peccato che il nuovo libro in questione - dal titolo "Effetto Facebook" - abbia avuto il benestare del Signor Facebook in persona, quindi dubito che possa raccontare una verità oggettiva o completa. Ma tant'è, l'editore ha approvato (anche lui penso per la gioia del proprio conto in banca) e le mandrie si ciberanno di questo nuovo, imperdibile prodotto. Insomma, il libro pare che sveli l'arcano: lo studentello di Harvard si intrufolò nel sistema dati dell'Università per scovare le generalità di una sua delusione d'amore (che poi è quello che si fa normalmente proprio su Facebook: guardare i dati altrui). Beh, almeno sull'intenzione originaria non si può dire nulla: d'altronde, il fine (nobile per altro) giustifica i mezzi...
Insomma, l'originaria motivazione è da riscontrare nella rabbia interiore, e anzi, come asserisce Repubblica.it, nell'odio per questa mancata corrispondenza di amorosi sensi. Odio? Toh, guarda un po' che parola salta fuori... allora ho speranze di attaccare database facendola franca, di diventare miliardario e di pubblicare libri contenenti verità poco oggettive!

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