Fin dove può arrivare lo sfruttamento (indiretto) della commercializzazione di un marchio? L'estate è finita, e se volete portare con voi un ricordo della calda stagione allora potete rimembrare che quest'anno è stato commercializzato il gelato al gusto Facebook. Cosa cambi rispetto al buffo gelato al gusto puffo non so, ma l'effetto vendite è assicurato, a quanto dichiara il suo "inventore", un gelataio croato che ha colto la pall(in)a al balzo osservando la figlia frequentare sempre il vostro social network preferito e creando dunque questa variante blu del più tipico degli alimenti estivi. Chissà se i gelatai ci prenderanno gusto e ne inventeranno di nuove. Certo, rimane il sempre e solito legittimo dubbio: dove finisce l'effettiva bontà del prodotto e inizia la psicosi di massa? Probabilmente la risposta giace nel numero di mi piace che riscuoterà il gelato.
domenica 22 settembre 2013
I SCREAM
Pubblicato da kikkuzzo alle 9/22/2013 06:53:00 PM
Etichette: facebook, marketing, psicosi collettiva, tormentone
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