Non riuscite a staccarvi da Farmville, vero gioco-ossessione che circola su Facebook? Ecco una buona ragione per dare un taglio al giochino e magari al sito che lo ospita. Pare che il Wall Street Journal (e non un anonimo giornaletto di provincia) abbia condotto un'analisi riguardante il rapporto tra Facebook e le sue applicazioni più celebri, Farmville in testa. Risultato? Pare che in quanto a privacy FB sia un bel colabrodo (e dov'è la novità, d'altronde?), poiché comunica attraverso un ID univoco i (numerosi) dati dei profili personali a terzi, ossia gli sviluppatori di simulatori di mungitura di mucca e simili. FB di suo ammette il "buco" (incredibile ma vero), e giura provvedimenti in tal senso, ricordando tuttavia che nessuna informazione è condivisa ad altri senza esplicito consenso. Già, il consenso che si gestisce in quelle noiose ed oscure impostazioni personali. D'altronde, va detto, la notizia a tal riguardo è stata data in sordina, ma pare sia stata data. Certo, queste notizie sono noiose: meglio Farmville, no? Credo che sia la stessa cosa che dicono anche le aziende che monetizzano grazie alle vostre mungiture virtuali...
mercoledì 20 ottobre 2010
NELLA VECCHIA FATTORIA CEDO I DATI A CHICCHESSIA (IA IA OOH)
Pubblicato da kikkuzzo alle 10/20/2010 12:53:00 AM
Etichette: facebook, inganno, marketing, privacy, psicosi collettiva, tormentone
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