Non voglio riferirmi ad album musicali (ops, l'ho appena fatto...vabbé), ma far capire che piano piano le confessioni emergono - e le conseguenze sono potenzialmente dannose. Il Wall Street Journal pubblica un articolo, ripreso da Wired.it, nel quale si afferma che i vostri social network preferiti (e stavolta non solo Facebook, ma anche Twitter e MySpace) hanno "venduto" - è il caso di dirlo - le informazioni personali degli utenti a numerose e note agenzie pubblicitarie online. Ahi, ahi, ahi...un momento: ma i social network non erano dei paradisi senza macchia? Domanda retorica: allora di chi è la colpa di tutta questa situazione che ignora completamente il concetto di privacy? Delle avide aziende di pubblicità che non vedono l'ora di mettere le mani sui profili dettagliati degli utenti, oppure dei "filantropi" che ospitano gratuitamente tutte le vostre foto senza chiedervi nulla in cambio e per di più effettuano una violazione dell'accordo sottoscritto al momento dell'iscrizione? E se la colpa fosse proprio degli utenti che fanno ingrassare la tasca di questi nuovi nababbi della new economy?
Se volete un articolo che riassume gli ottimi buoni motivi per abbandonare FB, leggete qui.
mercoledì 26 maggio 2010
TRADIMENTO!
Pubblicato da kikkuzzo alle 5/26/2010 07:16:00 PM
Etichette: facebook, inganno, marketing, netiquette, privacy, psicosi collettiva, twitter
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