Una volta si scriveva sul muro davanti alla scuola, al massimo con la penna sui muri della scuola...ora si scrive sulla bacheca virtuale di Facebook...la differenza è che sei virtualmente esposto al mondo, nell'ultimo caso. Capita allora che se crei un gruppo "ammazziamo la prof", qualcuno prima o poi ti scopra, anche se non sei amico dell'amico dell'amico dell'amico su FB (gerarchia tipica dell'utente medio).
Sembra un'assurdità? Ormai la fantasia degli utenti è assolutamente senza freni. La mania da creazione di gruppo ormai ha toccato qualsiasi angolo (e anche il fondo, aggiungo). E invece il gruppo "scanna la teacher" esiste, ha i suoi fondatori, e anche i suoi fan. Tutto questo accade nella ridente cittadina di Bari, per la precisione in un convitto studentesco. Quattro fondatori, molti fan, tante sospensioni (con presenza garantita), una lettera di scuse e di pentimento dei killer in erba. Ma per tutti i dettagli vi rimando alle notizie riportate qui, qui, qui, e anche qui visto che ci siamo. Giusto per far capire che anche loro hanno avuto i loro 15 minuti di gloria.
giovedì 4 giugno 2009
NUOVI GRAFFITI 2.0
Pubblicato da kikkuzzo alle 6/04/2009 08:20:00 PM
Etichette: facebook, netiquette, psicosi collettiva
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1 commenti:
hauahuhauah, e dire che al mio liceo noi studenti ne abbiamo fatte di peggiori: l'adolescente era libero di sperimentare la sua forza di individuo e "insieme di individui protestanti", senza venir quasi mai scoperti (l'azione illegale lo diventa solo quando si viene scoperti!).
Ora non vedo manco piú scioperi, autogestioni, per non arrivare a citare le occupazioni, giá rare ai miei tempi.
Dico io, ora come avranno le nuove generazioni il loro "training di disobbedienza"?
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