lunedì 3 dicembre 2012

LE PAROLE SONO IMPORTANTI*

Come ogni anno giunge dicembre (ma potrebbe essere l'ultimo, anzi forse no) e si cominciano a tirare le somme dell'anno che sta per essere archiviato. Anche i grandi gestori del sapere digitale non sono da meno, ed è ormai consuetudine che i grandi motori di ricerca ci delizino con la lista dei termini più cercati sui loro oracoli. In realtà è abbastanza affascinante scoprire e confrontare il modo in cui cambia la ricerca e il modo di ricercare da parte degli utenti, perché i grandi temi (e le relative ricerche) cambiano di anno in anno, a seconda di questo o quell'evento. Certo, non sorprende vedere ancora una volta (fonte: Yahoo!) che Facebook sia ancora in cima alle parole più cercate, e a distanza di tre anni il trend sembra non scemare. A mente fredda, tuttavia, sorprende un pochino vedere sempre quella parola in cima: perché la gente cerca la parola Facebook (e Twitter)? Per accedervi? E i preferiti esisterebbero solo per fare presenza? Gli altri termini hanno un senso perché sono più "dinamici" (cioè possono essere ricercati più volte ottenendo risultati diversi) o fanno riferimento a persone o cose che nel corso dell'anno si sono distinte per particolari situazioni: perché il meteo cambia ogni giorno, l'oroscopo (se ci credete) pure, i programmi tv sono sempre diversi (hmm, più o meno), la politica nel bene e nel male si alimenta di personaggi rappresentativi della situazione attuale (oddio, ci sarebbero anche vicende extra-politiche, ma credo sia - a ben donde - più una ricerca relativa alla sezione immagini), perché - ahimè - cercare notizie drammatiche talvolta è inevitabile, perché un computer in fondo sa calcolare meglio di noi, perché gli oggetti indispensabili sono desiderati a tutti i costi (è proprio il caso di dirlo). Ma perché si cerca il vostro social network preferito pur sapendo benissimo dove si trova? Misteri della Rete, misteri ricorrenti di ogni fine d'anno.

Ps. *

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