giovedì 29 marzo 2012

FRASI DA STADIO

Un'immagine di troppo, una frase in più e la carriera è bella che compromessa. Scindere il pubblico dal privato, il lavoro dagli interessi personali su Facebook è sempre più difficile, perché il confine tra ciò che si può fare e ciò che vien fatto e amplificato è sempre più sottile. La storia è questa: un giornalista sportivo di Sky di Nocera Inferiore, dopo la partita tra i locali (la Nocerina) e il Verona vinta dalla squadra di casa, ha pensato bene di postare sul proprio profilo l'immagine di uno degli striscioni più famosi della storia delle tifoserie organizzate (e anche abbastanza geniale nel suo contesto, si può aggiungere). Ciò che fanno in migliaia sul vostro social network preferito e in Rete evidentemente non lo può fare un "serio ed imparziale" professionista: la foto dello striscione rimbalza da bacheca a bacheca fino ad arrivare al direttore di Sky, che puntualmente licenzia il giornalista. L'interessato cade dalle nuvole, dichiarando che la pagina è gestita da un curatore (addirittura!), poi partono le sentite scuse verso i tifosi scaligeri. Quella che è una goliardata, un semplice sfottò (ed è effettivamente così, visto che si tratta di striscioni da stadio forse un po' sopra le righe ma molto spesso assolutamente geniali) si è tramutata nell'ennesima vendetta da parte di Facebook e del suo utilizzo con poco criterio, date le circostanze.

Vista la situazione, come epilogo dell'accaduto si può sempre rispondere per le rime con un altro striscione: dato il paese di cui si parla, la dedica è senza rancore. Lo dice anche il nome....

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