"Who's there?" "Doctor." "Doctor who"?
E invece no, non sono battute (di bassa lega peraltro, lo ammetto). Sono davvero andati a bussare alla porta di casa di Mr. Facebook (che, per inciso, vi consiglia di inserire il vostro indirizzo ma il suo è - era - off limits). La notizia è comparsa su tutte le testate nazionali: uno stalker ha prima inondato di messaggi supplicanti la casella mail del Signor FB, e poi è passato direttamente all'azione "fisica" implorando aiuto davanti all'uscio di casa sua. Il fan(atico), al grido di dedico la mia vita al tuo servizio (e sai quanti ce ne sono), è stato tuttavia costretto a restare lontano dal perseguitato, pena l'arresto. Ma come, un sostenitore in più e lo si caccia via su due piedi?
PS: e intanto proprio oggi si celebrava il Safer Internet Day. Oh, the irony.
martedì 8 febbraio 2011
* KNOCK KNOCK *
Pubblicato da kikkuzzo alle 2/08/2011 11:31:00 PM
Etichette: facebook, netiquette, privacy, psicosi collettiva, tormentone
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