venerdì 8 ottobre 2010

PRIVACY MON AMOUR

Mr. Facebook è un soggettino che ha capito tutto della vita: fa il filantropo proprio in concomitanza con l'uscita del film sulla controversa genesi del vostro social network preferito per far vedere che lui ama i suoi utenti; ora ci stupisce con dichiarazioni molto coerenti che sembrano quelle di un politico in vena di promesse a chicchessia. Giugno 2010: in un'intervista dichiara che "la privacy è un concetto superato". Non condivido, ma incasso e memorizzo. Ottobre 2010: Mr. Facebook annuncia una vera e propria rivoluzione della sua creatura dichiarando in mondovisione che il valore della privacy è importante e va tutelato attraverso dei filtri di trasmissione delle informazioni. Stento a crederci, ma è così: Facebook 2.0 sembra essere dietro l'angolo, e in teoria (forse per paura di una Diaspora) punterà forte sulla protezione dei dati personali. Fine delle trasmissioni per tutti i detrattori di Facebook? Non esageriamo. D'altronde è proprio lo stesso Mr. Facebook ad ammettere che le già presenti impostazioni per delimitare a contatti specifici le proprie informazioni (attraverso le "liste") sono utilizzate da 1 utente su 20. Che ne sarà del nuovo, privato Facebook (ossimoro puro)? Si passerà alle informazioni blindate oppure ora ben 6 iscritti su 100 useranno i social network in maniera consapevole? Quanti in realtà si ricorderanno di queste funzioni, e quanti in realtà continueranno ad essere Dipendenti, Incontinenti, Lanciatori di ami, Predicatori, Giullari e Replyer? Solo il tempo ce lo potrà dire, prima ovviamente che Facebook chiuda e il suo fondatore si butti in politica. D'altronde, sembra molto portato per questo tipo di cose...

2 commenti:

Lella ha detto...

Chissà quali saranno gli effetti di questa inversione di rotta di portata enorme, tremendous (^_*)
Intanto, l'imperativo the more info you share, the more social the experience persiste nelle candide (il cromatismo di FB non è affatto casuale) schede di impostazione privacy.

"Usa le impostazioni riportate di seguito per controllare quali delle tue informazioni sono a disposizione delle applicazioni, i giochi e i siti Web che usano i tuoi amici. Maggiore è il numero di informazioni che condividi, più sociale sarà la tua esperienza."

Ma quanti tra gli utenti medi(ocri) FB leggono e sono in grado di comprendere le informazioni sulla privacy annidate sotto voci che cambiano costantemente senza alcun avviso? Pochissimi.
E quanti avranno tempo, pazienza e intelligenza per scovare, leggere e comprendere tutte le impostazioni privacy? Nessuno.
Per non parlare delle anticipazioni sulla gestione dei gruppi sempre più macchinose.
Less was more.

kikkuzzo ha detto...

Mica scemi, a Palo Alto!

Avviso: i segni di interpunzione sono stati accuratamente ponderati