martedì 11 maggio 2010

SODDISFAZIONI PERSONALI

Non sembra un bel periodo per quel "filantropo" del Signor Facebook. Problemi vari, e probabilmente anche un barlume di consapevolezza da parte (di una minima parte) degli utenti circa le questioni riguardanti la privacy fanno sì che ora il vostro social network preferito si trovi sotto l'attacco dei media e degli scettici. Insomma, dopo le ultime vicissitudini che hanno messo a repentaglio milioni di dati sensibili, ci si interroga sull'effettiva responsabilità -anche legale- di un sito che garantisce condivisione globale, ma evidentemente ad un prezzo troppo alto in termini di sicurezza degli utenti. Una personale soddisfazione, onestamente: d'altronde, se Facebook fosse perfetto non avrei mai scritto oltre 150 post riguardanti questa o quell'altra magagna. Ed è un'altra personalissima soddisfazione vedere il proprio lavoro (lavoro è un parolone: è uno svago personale) riconosciuto da quelle che definirei le sovrastrutture 2.0. Infatti, questo blog è stato citato in un articolo sul portale web di Wired (e senza voler fare pubblicità occulta, considero Wired un grande progetto che ha tutta la mia stima), in un articolo che considera Facebook più una minaccia per la propria intimità che uno strumento di aggregazione sociale. E se è detto da Wired, attentissimo alle nuove tecnologie, occorre pensarci. Insomma, la questione sembra ribaltarsi a sfavore di quello strumento che ha l'ambizione di essere il nuovo Google. Invece, piovono critiche e si prospettano esodi di utenti. Come diceva Vico, sono i corsi e ricorsi della storia: ad ogni periodo di apice corrisponde un periodo di decadenza. E anche i grandi siti su internet non sembrano fare eccezione a questa regola secolare. Che sia tempo di un successore di Facebook, come prospetta proprio...ehm, già, quest'articolo apparso su Wired?

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