giovedì 8 aprile 2010

MI STA SUI NERVI....

E direi che il gioco di parole ci sta tutto. Ora, non voglio sindacare sul chi e sul come, né affermare che l'odio o lo sfottò siano spuntati solo da quando c'è Facebook. Il problema è sempre atavico: è il mezzo, il problema. Corriere.it ci racconta dell'ennesimo gruppo nato per protestare contro qualcuno: la vittima del giorno è un tal Beppe di Nervi, un anziano ed arzillo signore che gira in Ferrari - quindi denoto un minimo di invidia nella creazione del gruppo - e che con i suoi atteggiamenti un po' sopra le righe suscita la rabbia e l'indignazione degli abitanti della cittadina ligure.
Il gruppo su FB è quindi nato per raccogliere tutte le proteste all'indirizzo del signore sul Cavallino Rampante. E chiaramente, sono partiti insulti e cose di ogni genere, nello stile tipico della Rete e nello stile tipico di Facebook, direi. Fatto sta che il diretto interessato ha sporto formale denuncia al fine di chiudere quel ricettacolo di maldicenze sul suo conto, ed ha intentato causa contro gli autori di alcuni messaggi offensivi. Ma l'aspetto più divertente è che gli inquirenti stanno valutando se agire nei confronti della fonte, ossia del padrone di casa, per così dire. Esatto, Facebook rischia sanzioni per aver ospitato questo genere di contenuti. Che goduria...
Il problema, ripeto, è sempre quello: direste mai in faccia al diretto interessato le cose che poi scrivereste su Facebook? Probabilmente no, visto che nel primo caso, vi becchereste una denuncia bella e buona (che piaccia o no, la denuncia è un'arma di "facile utilizzo"). Quindi, perché esprimere dei pensieri denigratori nei confronti di persone attraverso un mezzo che ricorda tutto quello che fate e vi identifica pure? Perché Internet è il mondo di quelli che la fanno franca? Perché Internet è anonimo (ma i vostri dati personali campeggiano belli in evidenza)? Perché in fondo è solo un gruppo e non vuole far male a nessuno? Perché "sono annoiato e voglio iscrivermi al gruppo del giorno"?
Segnalo anche l'intervento di Beppe Severgnini a riguardo (toh, un altro Beppe, i casi della vita...). Badate, non mi piace segnalare gli interventi dei giornalisti noti, ma questo intervento merita, e -si sarà capito - rispecchia in pieno (e con logica) il pensiero di chi vede in questo sito più cose negative che positive. Facebook è come la Ferrari di Beppe (di Nervi): un mezzo potente, ma senza controllo diventa un'arma potenziale. E in più, le nostre comuni attività di pettegolezzo e gossip quotidiano -sempre esistite - si sono spostate dal bar agli spazi virtuali. Virtuali sì, ma che ricordano tutto: e quindi un semplice insulto si può ripercuotere contro l'autore stesso. D'altronde, verba volant, e questo detto è nato prima di Facebook.

2 commenti:

Tien Pol ha detto...

Non so se l'autore di questo blog abbia mai avuto a che fare con la Polizia Postale.
Posso assicurare che loro non vanno tanto per il sottile, ovvero non usano lo scolino per filtrare le responsabilità penali dei singoli.
Quindi posso tranquillamente scommettere entrambi i miei gioielli di famiglia che tra i 100 indagati ci sono sicuramente anche persone che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato, coinvolti loro malgrado nel procedimento penale.

Questo è un altro dei rischi dei Facebook (vedi il caso dei 67 indagati per omonimia!), ma che riguarda in genere anche chi scrive su blog e forum.

kikkuzzo ha detto...

Grazie per il tuo commento!

No, fortunatamente non ho mai avuto a che fare con la Polizia Postale...però posso immaginare due cose: 1) Sicuramente svolgono (bene) i compiti di loro competenza. 2) Ovviamente, non possono star dietro a tutto quello che si scrive su Internet: per questo non basterebbero interi stati di polizia. Per quanto riguarda omonimia e cose varie, beh, sinceramente so che se ci connettiamo ad Internet siamo localizzabili al 100%, quindi grosso spazio per errori non ne vedo.

Ovviamente so anche che questi "rischi" riguardano anche gli interventi su blog e forum, per questo mi sento consapevole delle cose che scrivo. Beninteso, io mi limito a riportare notizie e cerco -tra le righe- di esprimere anche un minimo giudizio personale. Però nel mio caso (e ripeto, perché mi reputo una persona con un minimo di giudizio) non si intende denigrare nessuno, al massimo esprimo una critica nei confronti di quello che io chiamo "lo schedario del 2000", e che la maggior parte degli utenti utilizza a mio parere in maniera errata. Poi ognuno, si sa, è responsabile delle proprie azioni...

Spero di aver interpretato bene il tuo commento...