domenica 25 aprile 2010

LA SVENDITA

Sembra abbastanza evidente che l'uomo è un animale particolare. Andiamo in bestia se il nostro vicino di casa si fa i fatti nostri o se nelle sventure qualcuno viene a sapere dei fatti nostri. Ma poi, davanti ad uno schermo, ci si confida eccome, e anche profondamente. E' diverso considerare tutto Internet come un gran calderone di fatterelli spiccioli: anche forme come i blog e i forum, quando non si riducono a puri e meri diari personali, e cioè quando fanno informazione (o pseudo-informazione, come nel presente caso), parlano ma non sparlano delle cose appartenenti alla sfera privata di ognuno di noi. E poi ci sono i social network: le persone faticano a confidarsi agli amici più cari, ma sono disposti a raccontare tutto a centinaia di amici, ma soprattutto presunti tali (soprattutto gente pressoché sconosciuta, diciamolo). E' la strana legge di internet: tanti utenti vedono una registrazione su un sito per un semplice commento come un'invasione della privacy, ma poi condividono qualsiasi cosa sul vostro social network preferito. Sembra che esista una tendenza alla svendita dei propri dati. E questo concetto è magnificamente espresso in questo articolo tratto da Corriere.it, che ovviamente condivido in pieno...

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