martedì 1 dicembre 2009

I DIECI COMANDAMENTI

Se un bel giorno un'azienda assolutamente estranea a Facebook pubblica un decalogo riguardante il "buon uso dei social network da parte dei dipendenti", beh, allora è evidente che non è proprio chiaro a tutti il modo migliore per utilizzare, che so, Facebook (uno a caso, eh). Ma l'Enel, proprio attraverso un canale sul vostro social network preferito, spiega le cose da fare e non fare se si è dipendenti della nota azienda che fornisce energia all'Italia. Cosa succede se si infrangono queste norme (del tipo "sparlare del Signor Enel su Facebook" - dite che non capita? Capita, capita...)? Si parla di possibili ripercussioni dal punto di vista disciplinare o legale: insomma, basta una parola di troppo nei confronti del capo, o basta fornire pubblicamente dati riservati o aziendali per rischiare di beccarsi in faccia la famosa frase di Donald Trump.
Regole per i soli dipendenti, dunque? E per gli utenti qualunque? Il discorso è chiaro: poiché Internet è libero, e Facebook pure (nel senso che l'iscrizione non costa nulla, pagate solo in termini di privacy), insomma, visto che non c'è selezione all'ingresso, una lettura al decalogo non nuocerebbe mica. Magari "si accende" qualche cervello...

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