domenica 4 ottobre 2009

LA DOMANDA DA UN MILIONE...

...di Dollari o di Euro, fate voi (l'Euro è più forte, magari scegliamo la valuta nostrana). Fatto sta che L'Espresso ha pubblicato un sondaggione-inchiesta che cavalca l'onda dell'attualità. La fatidica domanda: a cosa servono i social network? La risposta vale la somma elencata in precedenza...
L'inchiesta rivela dati in realtà abbastanza noti, anche se probabilmente occorre analizzare i vari grafici con un minimo di obiettività. Innanzitutto il campione scelto è quello dei soli iscritti ai vari social network, per cui non c'è spazio per coloro i quali conoscono anche bene i social network ma ne stanno ben alla larga, soprattutto se questi sono sinonimo di privacy pari a zero... e qui il dato si fa piuttosto evidente (inquietante, aggiungerei), visto che il novantatre-e-settanta-per-cento è iscritto al miglior sito per schedare interamente le persone... no, non è la CIA, parlo proprio di Facebook. Lo stesso campione è composto da una stragrande maggioranza di persone che sono sempre connesse o lo fanno almeno una volta al giorno, quindi va da sé che se facciamo 2+2, tale campione è composto prevalentemente da giovani, ben più esperti di computer in generale e di conseguenza più "vicini" alla realtà dei social network. E già da questi dati si può intuire che i risultati derivanti non possono essere presi come verità assoluta, ma generalmente come un trend o come una sola delle realtà possibili. E infatti, il popolo campionato risulta connesso spessissimo ai social network (leggi: Facebook, in pratica) o quantomeno una volta al giorno. Gente che ama i social network a tal punto che dimentica probabilmente che esistono mezzi di informazione come i tg: sapete, quei resoconti giornalieri in cui si enunciano in genere i fatti del giorno...mai sentito parlare? Evidentemente, per tre su quattro, no.
Altra domanda spinosa riguarda la propria privacy: il 78,50% dichiara di limitare l'accesso alle proprie informazioni solo ad una cerchia ristretta di persone. Peccato che il 21,50% restante resti comunque una percentuale preoccupante, visto che in prospettiva, su centinaia di milioni di iscritti, una percentuale del genere equivarrebbe ad una cifra a sei zeri -fermo restando che anche i profili privati su FB hanno un grado di sicurezza pari ad una cassaforte aperta davanti ad un carcere-.
E chiusura in bellezza con il domandone dei domandoni: cosa fai tramite il tuo profilo sui social network? Risposte sincere: mantengo i rapporti con gli amici (sì, quelli che poi non saluti per strada). Peccato che manchi la risposta delle risposte: farmi i fattacci degli altri...altrimenti, che mi sono iscritto a fare su Facebook?

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