domenica 28 giugno 2009

I PANNI SPORCHI SI LAVANO SUL MURO

E per muro si intende il wall, quello che i die-hard dell'italiano chiamano bacheca. Esatto, con bacheca probabilmente si schiudono molte menti italiche. Il sunto è questo: proprio la bacheca personale di ogni iscritto al vostro social network preferito può diventare un'arma affilatissima. Con cui spero qualcuno ci rimanga secco (virtualmente parlando, si intende...). Il perchè è presto detto: quando scrivete o qualcuno scrive sulla bacheca, l'apparente boiata del giorno rimane lì, in bella vista. Dopo 10 boiate quotidiane, la vostra prima boiata entra nel dimenticatoio, perchè "scivola" in basso nella pagina, fino a scomparire. Attenzione, scompare solo dallo schermo, e non dal vostro profilo. E già, perchè il buon vecchio link agli "older posts" (come quello in basso in questo blog -a proposito, cliccateci su!- ehehehheh) potrebbe far riaffiorare verità -o boiate- nascoste. Altra pratica molto comune è quella di rinfacciare questo e quell'altro sulla bacheca di FB, per l'immensa gioia dei vostri settecentonovantacinque amici (con almeno centoquarantacinque in attesa di esserlo). Beh il sunto del sunto è questo: se siete marito e moglie, o lo eravate e avete cominciato a rinfacciare tutti i difetti della vostra (ex)metà del cielo su FB, sappiate che tutto quello che direte potrà essere usato contro di voi in tribunale...con l'avvocato di turno che ripescherà le vostre frasi incriminate dal vostro stesso wall e vi condannerà a pagare!

Ma per altri dettagli vi rimando all'illuminante articolo del Time Magazine.


[Edit]: il "cyber avvocato" è diventata quasi una figura specifica, come riporta Miojob di Repubblica.it...

E ricordate: Internet non dimentica. MAI.

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